Aggiornato il: 8 Ottobre 2021
Per la sua vocazione professionale, LinkedIn è considerato il più bacchettone dei social network.
Niente gattini, niente foto di compleanno, niente filtri rosa su foto di viaggio che di naturale hanno davvero poco: ma che noia!
Se però volete avere successo su LinkedIn grazie ad una solida presenza online – non una vuota corsa ai follower, ma una rete di connessioni professionali forti e redditizie – LinkedIn va capito, coltivato e sfruttato.
In fondo, non vorrete perdervi la possibilità di mettere piede in una comunità che conta 11 milioni di utenti solo in Italia, e che genera il 50% del traffico social B2B totale?
PS: puntate in alto? Bene: LinkedIn fa per voi, dato che vi sono iscritti circa 2 milioni di top manager da tutto il mondo.
Iniziamo chiarendo un concetto chiave. Su LinkedIn non conta la quantità, ma la qualità. E la qualità delle relazioni che puoi stringere è proprio il punto forte della piattaforma.
Questa regola si porta dietro un’avvertenza importante: se state usando LinkedIn come un qualunque altro social – cioè puntando ciecamente ad aumentare i follower (qui si chiamano collegamenti) – vi state perdendo buona parte delle sue potenzialità.
Perché capire come crescere su LinkedIn significa cercare di stringere relazioni che portino beneficio alla nostra attività: dove il beneficio è essere considerati come esperti del settore, avere la possibilità di assoldare collaboratori talentuosi, attrarre nuovi clienti.
LinkedIn infatti è considerato in ambito B2B la migliore piattaforma social per la lead generation.
Alla domanda “cosa fare di questi collegamenti” comunque risponderemo tra un attimo.
Per aumentare le visualizzazioni su LinkedIn, innanzitutto bisogna sapere che ci sono due tipologie di pagina: il profilo personale e la pagina aziendale.
PROFILO PERSONALE
PAGINA AZIENDALE
Questo articolo si focalizza sulle pagine aziendali, tuttavia ci sono un paio di cose relative ai profili personali che ci teniamo a sottolienare.
Prima di tutto, il fatto che su LinkedIn gli utenti cercano relazioni con le persone. Questo significa che ogni elemento che potete personalizzare… va personalizzato. Quando richiedete un collegamento ad un utente, ad esempio, scrivete una breve nota di accompagnamento, e non affidatevi a quella preimpostata. Fate riferimento a qualche elemento preciso del profilo al quale volete collegarvi: in questo modo, l’utente al di là dello schermo si renderà conto da subito che c’è un vero interesse professionale nella richiesta alla quale sta per rispondere.
Abbiate inoltre l’accortezza di profilare i profili ai quali volete collegarvi. Su LinkedIn è fondamentale pensare prima di tutto ai benefici che un nuovo collegamento può portare alla vostra attività. Cosa significa? Semplice: meno amici delle superiori, un giusto numero di professionisti del vostro settore, ma soprattutto il massimo numero di potenziali clienti.
Una volta che avrete costruito una rete di contatti solida e ben profilata, cominciate a farvi notare. Pubblicate dei post in cui condividete una riflessione, un punto di vista professionale (argomentandolo, naturalmente), idee e consigli che sono farina del vostro sacco. Poi commentate i post di professionisti che parlano di argomenti che vi interessano, inerenti al vostro settore; potete dire la vostra, oppure linkare un articolo del vostro blog nei commenti. La discussione prende piede e merita di essere approfondita? Proseguite la conversazione tramite messaggi privati, così magari riuscirete ad ottenere il contatto della persona con cui state parlando. In sintesi, siate attivi, prendete posizione e argomentate le opinioni che scegliete di condividere! Dimostrate chi siete e quanto vale il vostro pensiero, ottenendo rispetto e stima dalla vostra rete di contatti – una rete in cui può nascondersi il vostro prossimo cliente.
Ora, torniamo alle pagine aziendali.
Spesso ci si imbatte in pagine aziendali abbandonate a se stesse, con dati non aggiornati o incompleti e sporadiche tracce di attività. È un peccato, perché la pagina aziendale è uno strumento di marketing potente, che permette di promuovere l’azienda, aumentarne la visibilità online, pubblicare offerte di lavoro per attrarre professionisti, portare traffico al sito.
La pagina aziendale su LinkedIn ci permette di raccontare la nostra storia e mostrare le nostre competenze coinvolgendo colleghi, follower e clienti.
Una pagina aziendale ben organizzata, completa di tutti i dati e – soprattutto – attiva, porta ad acquisire follower ad un ritmo sei volte più veloce. (dati Hootsuite)
Si inizia aprendo la pagina aziendale, e completandola in tutte le sue parti.
Questo è facile.
È sufficiente seguire le istruzioni e riempire tutti i campi con informazioni aggiornate. Un paio di consigli veloci:
Il “difficile” viene dopo: impostare una strategia che con la pagina ottenga dei risultati.
In fondo, è sempre la solita storia “social”: se volete portare a casa qualcosa di utile, non potete accontentarvi di pubblicare un post ogni tanto sperando che il pubblico gradisca.
O che ci sia davvero, un pubblico.
Per “pagina attiva” i modesti intendono una presenza almeno mensile.
Ma facciamo un passo indietro, e vediamo di dare forma alla strategia LinkedIn aziendale.
Avere successo su LinkedIn significa aumentare la propria visibilità sul canale. La visibilità è la reach.
La reach indica quante persone vedono i contenuti che postate su LinkedIn, e quindi possono interagire con essi. Per vedere i vostri post, gli articoli (non sono la stessa cosa) e gli aggiornamenti della vostra pagina aziendale, un utente deve essere
È a questo punto che occorre fare una distinzione.
Su LinkedIn (ma abbiamo già visto che è così anche per la visibilità su Instagram) non tutti i follower sono uguali.
Perfetto. Un piccolo test adesso: chi preferite venga raggiunto dai vostri contenuti?
Che il primo consigli il vostro articolo sulla tolleranza in produzione del profilato in alluminio, non serve a nessuno.
Che il secondo prenda spunto per attivare una linea di produzione alla quale non aveva pensato – beh, non occorre neanche dirlo.
Quello che vogliamo è che il terzo, dopo aver letto il vostro articolo, decida di darvi un colpo di telefono per conoscere voi o il vostro ufficio vendite.
La lezione: cercate di costruire connessioni con potenziali clienti.
Siete ancora una cintura bianca di LinkedIn?
Iniziate studiando i follower dei vostri competitor. Analizzandoli e costruendo delle audience persona, cioè definendo il vostro target online, potrete muovervi da una posizione di vantaggio, ad esempio utilizzando queste conoscenze per redigere un piano editoriale ragionato.
Una volta capito quali sono i vostri collegamenti ideali, potete usare diverse strategie per cercarli e connetterli alla vostra pagina aziendale, per crescere su LinkedIn.
I profili dei dipendenti sono il punto di contatto tra l’azienda e il suo target su LinkedIn con il potenziale maggiore.
Uno dei vantaggi del coinvolgerli è che gli utenti di LinkedIn prediligono i rapporti con le persone piuttosto che quelli con le pagine aziendali, che in genere sono percepite come “più fredde”.
Un po’ di statistiche. I profili personali hanno in genere un numero di collegamenti di primo grado 10 volte superiori a quelli delle pagine aziendali. Non solo: le aziende che implementano un programma di employee advocacy hanno il 58% in più di possibilità di attrarre talenti, e il 20% in più di mantenerli.
Per coinvolgere al meglio dipendenti e collaboratori, potete
Uno dei modi più semplici per farlo è integrare l’attività su LinkedIn con la newsletter aziendale.
Comunicare l’esistenza della pagina
Ad esempio, creando il banner aziendale LinkedIn e inserendolo nel vostro sito, magari ricavando uno spazio nel footer o nella sidebar (oltre che nella pagina contatti).
Oppure inserendo il link della pagina aziendale nella firma delle mail.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo, ma un piano editoriale social è un investimento che dovete assolutamente fare. Tenete sempre a mente che il content marketing per il mercato B2B è un’arma strategica potentissima.
Corollario di questa linea è che dovete pubblicare contenuti di valore.
Vostri, ma non solo. A nessuno piace leggere ogni giorno di un’azienda che si autocelebra. Al contrario, un’azienda che ripubblica contenuti del proprio settore interessanti, nuovi o approfonditi viene vista come un’autorità.
A proposito, abbiamo detto “ogni giorno”. È LinkedIn stesso a suggerire di pubblicare almeno un contenuto al giorno (durante i giorni lavorativi). In realtà, pubblicare tre volte alla settimana è sufficiente per essere presenti senza stancare.
In ogni caso, come dicevamo prima, chi dichiara che sia sufficiente “apparire” sulla pagina una volta al mese, non è proprio furbo.
I gruppi specializzati su LinkedIn permettono di moltiplicare esponenzialmente la reach degli interventi e di partecipare a discussioni che possono protrarsi anche per mesi.
Potete anche creare un gruppo a partire dalla vostra pagina aziendale.
Le pagine vetrina sono equivalenti a dei sottodomini della pagina aziendale. Potete aprirne fino a dieci, destinandole a progetti, iniziative aziendali o prodotti specifici.
Il numero di follower sarà sicuramente minore, ma si tratterà di contatti più interessati.
Sì, ci teniamo particolarmente.
Monitorare è una delle parole chiave delle strategie digitali. LinkedIn fornisce i LinkedIn Analytics, un utile strumento di analisi del comportamento dei tuoi follower e dell’andamento dei vostri contenuti.
Usatelo.
Quindi la domanda che abbiamo messo in pausa da qualche paragrafo è: cosa fare con i collegamenti su LinkedIn, per aumentare le visualizzazioni su linkedIn?
E se avete capito il senso di questo articolo, la vera domanda in realtà è: che obiettivi di business possiamo raggiungere con la pagina aziendale LinkedIn?
Gli obiettivi che potete prefiggervi sono divisi in tre macroaree:
Nell’ultima categoria possono essere inclusi altri due obiettivi:
Non per fare i gamberi, ma è chiaro che l’obiettivo dovrebbe essere definito prima di costruire la pagina e di mettere su carta il piano editoriale.
Forse non ci si fa molto caso, ma una pagina LinkedIn ben strutturata e contenente brand name e keyword adeguate viene indicizzata da Google.
Da social bacchettone e noioso a strumento di marketing potente ed efficace: ne abbiamo fatta di strada in questo articolo. Ora si tratta di seguire le indicazioni che vi abbiamo dato per iniziare a rendere efficace la pagina LinkedIn della vostra azienda.
L’ultimo consiglio (lo promettiamo) è di prendervi del tempo per fare ogni passo con la dovuta attenzione. Solo così potrete aumentare al massimo le visualizzazioni nella piattaforma social professionale per eccellenza.
Collegamento: è una persona che fa parte della vostra rete LinkedIn.
Reach: una delle KPI più importanti del social network. Indica quanti individui (cioè account unici) hanno avuto la possibilità di vedere un contenuto.
Lead generation: l’insieme delle azioni di marketing che si possono fare per ottenere contatti interessati al nostro brand o prodotto. La lead generation si può fare attraverso qualunque canale online e offline. I lead sono i contatti ai quali noi o il nostro ufficio vendite proporremo prodotti e servizi.
Employer advocacy: si tratta di programmi per incoraggiare i dipendenti a diventare rappresentanti e sostenitori della propria azienda.
Pubblicato il: 15 Aprile 2020
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