Marketing e applicazioni di realtà aumentata | BFENTERPRISE

Come e perché la realtà aumentata c’entra – eccome – con il marketing

Aggiornato il: 30 Novembre 2021

Pubblicato il: 10 Gennaio 2018

La nuova frontiera della comunicazione

Secondo Forbes, la Realtà Aumentata (o AR abbreviando in inglese) è la nuova frontiera per chi si occupa di strategie pubblicitarie e di marketing in generale. Questa tecnologia è ormai riconosciuta dai marketer come forma innovativa e creativa in grado di connettere i consumatori, e aumentare il loro coinvolgimento con il prodotto.

In effetti la realtà aumentata permette di ridurre il gap tra mondo virtuale e mondo reale, creando campagne innovative in grado di attirare l’attenzione di un ampio spettro di consumatori, dai bambini ai patiti di tecnologia. O anche, semplicemente, di chiunque possegga uno smartphone.

Perché le campagne di Realtà Aumentata hanno così tanto successo?

Un’attenta analisi di Shama Hyder per Inc.com, spiega come la realtà aumentata sia in grado di colmare, almeno in parte, quel vuoto con cui i marketer si trovano spesso a fare i conti: riconoscibilità del brand e coinvolgimento del consumatore.
Tecnologie come quelle della realtà aumentata sono ancora poco utilizzate perché relativamente recenti. Di conseguenza, l’esperienza della realtà aumentata rimane ancora molto impressa nel consumatore, che non si trova tutti i giorni immerso in questo tipo di tecnologie. In più, si tratta di un’esperienza coinvolgente a 360°, basti pensare all’uscita del gioco per smartphone Pokémon Go. Quando mai è successo nella storia che un gioco sullo smartphone riuscisse a far uscire di casa chi ci stava giocando?

Ridurre il gap tra fisico e virtuale

Continuando con l’esempio di Pokémon Go, il vantaggio nell’utilizzo di tecnologie come quella della realtà aumentata, sta nella difficoltà di avvicinare reale e virtuale nell’esperienza del consumatore. Correre sull’asfalto e districarsi tra i cespugli va di pari passo con un Pokémon che se ne sta bello nascosto nel giardino di casa tua.
Vediamo alcuni esempi che spiegano bene come la realtà aumentata può essere utilizzata nelle strategie di marketing.

IKEA

Si sa che l’azienda svedese più famosa al mondo ha a cuore l’indipendenza e l’autodeterminazione dei suoi clienti (vedi alla voce: far costruire da soli i mobili che hanno appena comprato). Per questo, l’app che hanno realizzato è perfettamente in linea: permette ai propri clienti di provare virtualmente i mobili sullo schermo del telefono. Basterà fare una foto allo spazio della casa in cui si vuole posizionare il mobile, selezionarlo dall’app e inserirlo, spostarlo e vederlo da diverse postazioni. 

Coca-Cola

Un brand come Coca-Cola, nonostante venda un’esperienza di tipo gustativo, è sempre stata molto attenta anche all’aspetto visivo. Il colore rosso poi, si sposa bene con l’immaginario del Natale, di cui Coca-Cola è protagonista indiscusso. Insieme a un’azienda di motion graphic polacca, ha messo a punto nel 2015 un viaggio immersivo nella slitta di Babbo Natale: sembra davvero di essere accanto a lui, con renne, abeti e rumore della neve. Ogni tanto, poi, la slitta incrocia i famosi camion natalizi della Coca-Cola.

McDonalds

Di nuovo, un’azienda incentrata sull’esperienza gustativa che dà libero sfogo alla creatività visiva. Questo tipo di esperienza con la realtà aumentata è specificatamente pensata per i consumatori più piccoli: acquistando un’edizione limitata della box Happy Meal (il menù per i bambini), la Happy Goggles, sarà possibile trasformarla in un paio di occhiali nei quali inserire il proprio smartphone per poter giocare a un gioco in realtà aumentata.

National Geographic

La rivista più famosa di esploratori e reporter di tutto il mondo decide di combinare la realtà aumentata con il marketing virale indiretto. I tempi dei flash mob nei centri commerciali sono finiti ormai. Next step? Piazzare un proiettore e una tecnologia “live” di realtà aumentata. Risultato? Bambini che accarezzano ghepardi, tempeste all’interno del centro commerciale e signore che nuotano tra i delfini. In più: user generated content in quantità industriali tra foto e video di tutti i passanti.

Il punto di forza della realtà aumentata sta tutto nell’effetto sorpresa e nel coinvolgimento quasi totale del consumatore. Due degli obiettivi più importanti da raggiungere in qualsiasi strategia di marketing.

Una riflessione finale

Sì, anche a noi entusiasma l’idea di ghepardi, delfini e occhiali 3D da usare per promuovere il brand che stiamo seguendo. Per fare un figurone agli occhi del nostro cliente. Ma prima di lanciarci in campagne dispendiose in tutti i sensi, assicuriamoci di avere tutte le risorse necessarie per poterlo fare.
La realtà aumentata è uno strumento bellissimo e impegnativo allo stesso tempo. Quindi, istruzioni per l’uso: maneggiare con cautela.  





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