Aggiornato il: 3 Gennaio 2024
Pubblicato il: 3 Febbraio 2021
Quando scriviamo un articolo chiudiamo gli occhi e cerchiamo di immaginare le persone che lo leggeranno, una fantasia che ci aiuta a guardarvi negli occhi e a metterci veramente nei vostri panni. Questa volta quando abbiamo chiuso gli occhi abbiamo visto delle persone che hanno già letto guide su guide su come far conoscere il proprio blog, e hanno già fatto tutto quello che insegnano le best practice: condivisione sui social, newsletter, SEO…
Hanno ascoltato un guru, e anche quell’altro.
Possiamo dire che le hanno provate un po’ tutte, ma vorrebbero fare di più per aumentare le visite al blog aziendale.
Se vi siete riconosciuti in queste pennellate, restate qui.
Dato che anche noi ci siamo trovati nella vostra situazione, in questo articolo su come far conoscere il proprio blog abbiamo evitato di snocciolare le solite regole da manuale che si trovano dappertutto. Preferiamo condividere i consigli che avremmo voluto ricevere noi al vostro posto.
“Perché ci sarà sempre luce,
Finché saremo coraggiosi abbastanza da vederla.
Finché saremo coraggiosi abbastanza da essere noi stessi luce.”
Amanda Gorman, The Hill We Climb
Una volta abbiamo sentito una persona dire “se sono nato tondo, come faccio ad essere quadrato?”. Aveva ragione. Migliorarsi è doveroso e intelligente, ma stravolgersi è da sciocchi, soprattutto se si decide di parlare ad un pubblico online.
Perché in un mondo che già sta lottando contro la sua tendenza ad essere fake (falso, illusorio), dobbiamo anche noi far finta di essere qualcosa che non siamo?
Siate la migliore versione di voi stessi, altrimenti il successo che cercate sarà solo una meteora. Per proprietà transitiva, vale lo stesso per la vostra azienda.
Abbiate il coraggio di prendere posizione, di dire come la pensate. Di dare forma ai pensieri e una base solida alle opinioni che condividete. A qualcuno non piacerà quello che dite, ma altri vi prenderanno come punto di riferimento. Non esiste azienda che non si relazioni con il mondo, e il mondo è fatto di persone e situazioni che popolano la vita.
Vita.
Il business è vita, vita vera. Quella che fa ridere, piangere. Quella che ci fa amare, e quella che ci fa arrabbiare. Se volete salire su quel palco online per parlare alle persone, è dalla vita che dovete pescare, è della vita che dovete parlare – anche se state scrivendo una guida su come utilizzare dei bulloni.
Quello che le guide non dicono è che la vera forza di un blog sta nel punto di vista unico che offre alle persone, nelle esperienze e nel vissuto che porta. Per entrare in empatia con il lettore ci vuole intimità. L’intimità si crea quando c’è apertura, quotidianità, imperfezione.
Non parlate di ciò che non avete vissuto, la superficialità ha le gambe corte.
Avete un’azienda: le idee nascono dall’interno, gli spunti di riflessione crescono e fioriscono lì, vicino a voi, da quello che potete osservare tutti i giorni nella relazione con clienti, soci, dipendenti e collaboratori.
Attenzione, nessuno può dirvi chi siete – tanto meno un’agenzia di comunicazione: lo sapete solo voi. Tuttavia, se volete degli spunti concreti per acquisire consapevolezza di ciò che avete da dire, diventando la migliore versione di voi stessi, leggete Parole Che Scelgono.
Non per portare acqua al nostro mulino (tanto l’ebook è gratuito, non vogliamo vendervi niente), una persona che l’ha letto ci ha scritto:
Per riprendere l’estratto della meravigliosa poesia di Amanda Gorman, quello che le guide non vi dicono è che per aumentare la visibilità del blog aziendale, dobbiamo prima di tutto essere coraggiosi abbastanza da essere noi stessi luce.
Su questo punto siamo stati un po’ prolissi perché è il più importante.
Gli altri paragrafi saranno più snelli, promesso!
Prima o poi prepareremo un cartello da appendere fuori dal nostro ufficio, con scritto:
Ragazzi, mettiamocela via: il blog aziendale non è cosa per pigri. Per aumentare la visibilità non basta scrivere un articolo e condividerlo sui social (o newsletter, altro grande classico), Per avere una community di lettori bisogna mettersi in gioco molto, molto di più.
Come scrive Riccardo Scandellari:
“Il marketing non è basato sull’urgenza del risultato. È fondato su rispetto, assistenza, fiducia e promesse mantenute. Inizia con la promozione, ma non finisce con la carta di credito. I contenuti sono una tattica che ti consente di compiere il primo passo di un percorso attraverso il quale stabilire un vero dialogo con chi lentamente inizia a fidarsi. Tutto questo, però, richiede di liberarsi dal giogo del tempo, dalla dopamina dell’engagement forzato e dalle aspettative a breve termine. Il marketing è per chi ha tempo e ne comprende il suo valore.”
Riccardo Scandellari. Dimmi chi sei: Scopri perché sei unico e ottieni attenzione, fiducia e contatti (Italian Edition) . ROI Edizioni, Macerata.
Volete farvi notare? Allora rimboccatevi le maniche: condividete voi stessi gli articoli, nei vostri canali personali. Metteteci la faccia, uscite dal guscio della timidezza.
Non sarà facile, non sarà veloce, ma sarà più efficace di tanti post Facebook o Instagram lanciati a vuoto sperando che.
Quello che dice la mamma non vale, perché non è un campione oggettivo di visibilità.
Il numero di utenti attivi ogni mese è un dato oggettivo, come il tempo di permanenza dell’utente all’interno della singola pagina articolo.
Le vostre opinioni e sensazioni non lo sono. E nemmeno i complimenti dell’amico Mario.
Siate oggettivi.
Analizzate la situazione da cui partite, cercando di capire se le visite che avete sono qualificate oppure “sporche”.
Siete ancora a zero visite? Non preoccupatevi. Prendete in mano la situazione cominciando a preparare un piano d’azione (vedi ultimo punto di questo articolo).
Per favore, sfatiamo questo mito: far conoscere il proprio blog non è mai stato gratis.
Lasciamo perdere tutte le considerazioni sull’impegno che richiede, perché non è di questo che stiamo parlando ora. Qui si tratta di capire quanto siete disposti a spendere per avere il traffico a cui puntate (a proposito, provate a quantificare questo traffico: quanti utenti vorreste al mese?).
Una volta deciso il budget che volete investire, potete andarvi a prendere un po’ di visibilità.
Se avete degli articoli che risolvono un problema potete promuoverli su Google Ads, per entrare nella traiettoria di chi sta cercando attivamente la risposta a quel determinato problema.
Se invece avete per le mani degli articoli che hanno tutti i numeri per migliorare la giornata alle persone, o anche solo per ispirarle a fare o pensare qualcosa di eccezionale, allora potete promuoverli su Facebook o Instagram. Attenzione al contenuto multimediale: nelle promozioni sui social è troppo importante per essere mediocre, meglio se lo preparate voi. Create qualcosa di unico anziché utilizzare le solite immagini di Unsplash o Pexels che ormai hanno già visto tutti.
Eh già. Nel momento in cui scriviamo abbiamo in mente un cantante con una voce mozzafiato che si esibisce davanti allo specchio di camera sua. Con tutta la buona volontà del mondo, a cosa gli serve essere così bravo se nessuno lo sa?
Il vostro blog non deve fare la stessa fine del cantante da cameretta, altrimenti potete buttare nella carta straccia tutto quello che vi abbiamo detto fino ad ora.
Fate sapere alle persone quanto valgono i vostri contenuti! Inserite le recensioni dei vostri clienti, più che potete. Innaffiate il blog di riprove sociali, fate emergere i volti che hanno compreso il valore della vostra azienda.
Le opinioni contano, soprattutto perché siamo persone in carne e ossa.
Usatele per vincere la sfida più difficile per un blog aziendale: ottenere la fiducia delle persone che incontrano i vostri articoli per la prima volta.
A tutti voi che ci state leggendo per capire come far conoscere il vostro blog aziendale: ce l’avete un piano d’azione scritto su cui basare le vostre mosse? Una strategia che vi aiuti a tenere le fila di quello che state facendo? Che dia un senso ad ogni articolo che pubblicate?
Se pensate di non aver bisogno di un piano, poi non lamentatevi se vi manca il controllo di ciò che fate.
La presunzione di poter aumentare le visite al blog senza alcun tipo di strategia messa nero su bianco è dura a morire. Noi però la dobbiamo uccidere per forza. Iniziamo subito?
Qualche paragrafo fa abbiamo detto che bisogna parlare solo di ciò che si conosce, perciò noi abbiamo pensato di raccontarvi la realtà che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni: BFENTERPRISE. Stiamo preparando uno scaricabile che contiene il caso studio del nostro blog aziendale. Lo troverete tra qualche giorno in allegato a questo articolo. Vi va di tornare qui per scaricarlo? Se ci lasciate la vostra email vi avvisiamo appena è pronto.
PS in virtù di tutto ciò che vi abbiamo detto, daremo il massimo per farvi avere un contenuto eccezionale.
Il caso studio del blog BFENTERPRISE
Abbiamo preparato un caso studio in cui vi raccontiamo come ci siamo mossi per aumentare la visibilità del nostro blog. Compilate il form qui sotto per scaricarlo!
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