Aggiornato il: 30 Aprile 2024
Pubblicato il: 3 Dicembre 2021
Per spiegare cos’è il funnel marketing ricorriamo ad una metafora.
Immaginate di corteggiare una persona, obiettivo: ottenere un sì per un invito a cena. È ovvio che se non vi conosce, dovete prima di tutto trovare un modo per presentarvi. Dopo esservi presentati potete creare l’occasione per chiacchierare e conoscervi meglio, manifestando il vostro interesse e facendo emergere la personalità che vi contraddistingue: valori, idee, passioni, cibo preferito, modi di vedere il mondo. A quel punto, se in qualche modo si è instaurato un feeling, potete lanciare sul tavolo il tanto agognato invito a cena.
E aspettarvi un bel sì.
Il processo di vendita o di acquisizione di un contatto per un’azienda funziona in modo molto simile al corteggiamento. Se una persona non vi conosce, non potete entrare a gamba tesa nella sua vita per venderle subito qualcosa, perché è molto probabile che riceviate una porta in faccia. Anche una “semplice” iscrizione alla newsletter o un follow sui social non si può chiedere così su due piedi. Ci dispiace deludere chi ha fretta di vendere: signori nostri calmate gli animi, ci sono delle tappe da rispettare.
Prima bisogna attirare l’Attenzione, in modo che la nostra azienda venga notata. Questo lo possiamo fare offrendo un contenuto emozionale, d’impatto, ispirazionale. Attenzione, fino a qui abbiamo solo fatto sapere che esistiamo e che abbiamo qualcosa da dire.
Dopo aver guadagnato l’Attenzione, dobbiamo mantenerla stimolando l’Interesse nei nostri confronti. Dobbiamo dimostrare che vale la pena ascoltarci, perché possiamo dare tantissime informazioni autorevoli e soprattutto utili sulle tematiche collegate ai nostri prodotti e servizi.
Se l’Interesse è ancora alto, possiamo permetterci di far nascere in questa persona il Desiderio di avere ciò che proponiamo. Il funnel di comunicazione è proprio questo.
Il percorso di avvicinamento al brand viene convenzionalmente rappresentato da un imbuto, che all’inizio è largo e poi si restringe.
Quindi, per rispondere alla domanda iniziale, ovvero cos’è il funnel di comunicazione, innanzitutto va detto che è un percorso creato per l’utente, fatto di contenuti emozionali, informativi, educativi e di nuovo emozionali (in questa sequenza).
Il percorso che stiamo delineando è lineare solo nella teoria. Nella pratica sappiamo che le persone vanno a zig zag prima di acquistare o compiere un’azione per noi.
Mettiamo che, nel bel mezzo della fase di Interesse, Luigi parli con un amico che consiglia il nostro prodotto. È probabile che bruci le tappe andando direttamente all’Azione!
Viceversa, se l’amico consiglia il prodotto di un nostro concorrente, il nostro Luigi potrebbe fare dei considerevoli passi indietro.
Può succedere di tutto, ma l’importante è lavorare sodo per farci trovare ricchi di contenuti e valore in qualsiasi fase del funnel di digital marketing.
Le fasi di un funnel di comunicazione possono essere declinate in più contenuti della stessa famiglia. Per esempio possiamo avere:
Le diverse fasi del funnel possono avvenire su canali diversi: blog, email, social, landing page, annunci su Google. Blog e landing page si prestano per contenuti più lunghi, che possono ospitare la fase di Interesse e Desiderio, mentre l’Attenzione e l’Azione possono essere incentivate da social, email, pubblicità su Google.
Il funnel di per sé è un percorso che si snocciola in più contenuti, ma possiamo ritrovarlo in dimensione micro anche nel singolo contenuto.
L’articolo di un blog, l’email, la landing page o il post social devono saper attirare l’attenzione per farsi leggere e condurre ad un’azione – iscrizione alla newsletter, apertura della mail successiva, richiesta di informazioni, like, commento o condivisione.
Per questo, quando scriviamo, è importante tenere a mente lo schema AIDA: Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione. Un’altalena di leve irrazionali e razionali, ben equilibrate tra loro.
Vogliamo lasciarvi con un esempio concreto di funnel creato da noi per promuovere il Corso Social BFENTERPRISE. Provate a compilare il form che trovate in fondo a questo articolo su come realizzare un piano editoriale social, e poi state a vedere cosa succede. Ah, se vi va leggete anche l’articolo 🙂
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