Aggiornato il: 10 Gennaio 2024
Pubblicato il: 13 Aprile 2019
Le aziende che si affacciano al mondo della comunicazione spesso hanno hanno fretta di crescere.
Di diventare grandi.
Di costruire un brand.
Pensare in grande è un diritto e dovere intoccabile, e noi di certo non siamo qui per infrangere i sogni delle aziende. Ma la fretta è cattiva consigliera e se bruciamo le tappe arriverà un momento in cui bruciamo anche noi, vinti dalla foga e ancora troppo lontani dalla meta.
Giustamente vi starete chiedendo se per avere visibilità online ci vogliono giorni, mesi o anni. Allora restate con noi fino alla fine di questo articolo!
Tra una riga e l’altra troverete le risposte che state cercando.
Beh per esempio c’è la mattina del tredicesimo compleanno, quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei cresciuto di 20 centimetri (quand’è successo? ma com’è possibile?).
Ci sono le prime gioie vere e i primi dolori veri. Ci sono le seconde gioie e i secondi dolori veri. Ripeti per 4 e già affronti tutto con una consapevolezza diversa.
Ripeti per 5 e arrivi direttamente al giorno in cui hai 15 minuti di esame davanti a una commissione di professori e poi è finita la scuola.
Più passa il tempo, più ti rendi conto che ogni tappa è stata fondamentale. Serve tutto?
Difficile a credersi quando si è all’inizio del percorso, ma serve proprio tutto.
Prima di diventare Coca Cola
Cosa c’è prima di diventare Coca Cola?
Beh, per esempio c’è il desiderio di capire come costruire un brand, per essere un’azienda che non si limita a fare bene il suo lavoro. C’è proprio la voglia di affermare una personalità forte che va comunicata a quante più persone possibile. Guai a chi vuole farla restare tra le mura di un ufficio.
Come i bambini, anche l’azienda che muove i primi passi nella comunicazione ha una personalità, ma è inconsapevole.
Non si è mai posta il problema di farla arrivare agli altri perché non ne aveva bisogno, almeno non fino ad ora. C’era e basta.
Tutto cambia quando si accorge che ci sono altre aziende come lei. Certo, di alcune già conosceva l’esistenza, ma non di tutte. Ed ecco che scatta la (sana) competizione: si guarda allo specchio e comincia a fare confronti, a sentirsi meglio o peggio di loro.
Chi ha più successo? Chi piace di più? Qual è la più stimata, apprezzata? Quali sono i punti di forza da sfruttare per emergere, per essere diversi da tutti? Su chi vogliamo fare colpo?
L’analisi di mercato ci aiuta a trovare delle risposte importanti. Illuminanti.
E da qui partiamo.
Iniziamo a capire chi siamo e quali sono i perché che danno un senso al nostro lavoro quotidiano. Cominciamo ad usare delle parole piuttosto che altre, perché vogliamo che la nostra personalità faccia breccia nella testa di chi conta – i nostri clienti.
Impariamo a conoscere i nostri clienti, i loro desideri, le loro vite. Sono di quelli che la matematica non è un’opinione, oppure di quelli che hanno bisogno di emozionarsi anche quando vanno a comprare un chilo di pomodori? I dati corrono in nostro aiuto.
Adesso che abbiamo tutte le informazioni che ci servono, possiamo cominciare a fare progetti per diventare un brand.
Adesso siamo in grado di vedere i principi che guidano la nostra attività e abbiamo le capacità per capire quali benefici vogliamo portare alle persone grazie al nostro prodotto.
Grazie a questo ricco bagaglio possiamo costruire un sito web che rende giustizia a ciò che facciamo.
D’un tratto la nostra azienda diventa interessante non solo per quello che fa, ma anche per quello che dice. Ora che sappiamo di avere un voce di spessore, è chiaro che dobbiamo cercare dei luoghi affollati in cui farla parlare.
Ed ecco che arrivano i social, e la SEO, e il Pay Per Click, il blog…e quello che ci riserva il la tecnologia di domani.
Sperimentiamo e testiamo. Sperimentiamo e testiamo. Sperimentiamo e testiamo.
Le persone sanno chi siamo e ci ascoltano. Conoscono il nostro valore.
Siamo grandi, siamo brand
Talmente grandi che parole come brand activism e responsabilità di impresa cominciano ad essere una voce importante del nostro vocabolario. Abbiamo voce in capitolo, e finalmente possiamo anche pensare di cambiare il mondo.
E allora quanto tempo ci vuole per arrivare fino a qui?
Quando qualcuno ci chiede come si crea un brand o quali sono i tempi del marketing online, noi rispondiamo così. Non basta una settimana, non basta un mese: potrebbe essere una questione di anni. Ma se alle spalle abbiamo un progetto di comunicazione, e quindi un percorso di cui rispettiamo tutte le tappe, i risultati si vedono anche dopo un mese.
Serve tutto?
Sì, serve proprio tutto.
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