Aggiornato il: 10 Ottobre 2023
Pubblicato il: 17 Dicembre 2021
Più volte in questo blog abbiamo parlato dell’importanza di avere dei parametri oggettivi per capire se le cose stanno andando bene o male, qualunque sia l’ambito e il mercato in cui lavorate. Forse siamo un po’ pedanti, ma per noi i KPI aziendali sono il primo riferimento valido per prendere delle decisioni, soprattutto in termini di investimenti.
Ah, giusto: i KPI sono gli aspetti numerici che ogni azienda sceglie per misurare il suo andamento, e quindi il grado di raggiungimento di obiettivi prefissati.
Di KPI e obiettivi aziendali parliamo spessissimo anche con i nostri corsisti, che – giustamente – vivono con un’emotività molto forte l’andamento della loro attività. Diciamo giustamente perché noi per primi siamo imprenditori e sappiamo che un progetto professionale è un investimento emotivo, oltre che economico. Le emozioni servono e vanno senz’altro canalizzate verso l’espressione dell’identità e dei valori aziendali. Nella comunicazione servono tanto, tanto, tanto.
Se però vogliamo analizzare l’andamento dell’attività, nella stanza dobbiamo tenere solo oggettività e razionalità. Tutto il resto va fuori dalla porta.
Detto ciò, vogliamo condividere con voi degli esempi di KPI aziendali che usiamo quotidianamente anche noi. Potete copiarli pari pari per applicarli all’analisi della vostra azienda, oppure prenderli come spunto da seguire per definire i vostri indicatori di performance.
In BFENTERPRISE abbiamo scelto di dividere gli indicatori in tre gruppi:
Ora entriamo nel dettaglio di queste tre categorie di KPI aziendali.
I più classici, ma essenziali.
Quelli che rivelano quanto e come rimboccarsi le maniche rispetto al business plan annuale.
Più sottili, ma propedeutici per dei KPI amministrativi e commerciali positivi.
Non possiamo lavorare sui KPI aziendali se prima non abbiamo fissato degli obiettivi con valore numerico, che indica una soglia da raggiungere o a cui quanto meno avvicinarsi il più possibile. Questa può sembrare una considerazione banale, ma per noi non lo è mai.
Notiamo che spesso l’equazione dell’imprenditore è obiettivi=fatturato. Il fatturato non è un obiettivo, ma sempre e solo una conseguenza di obiettivi conquistati nell’ambito della visibilità e riconoscibilità del brand, nel vantaggio competitivo, nella capacità commerciale.
Partite da questa riflessione, e poi create lo schema dei vostri KPI.
Filippica finita, ora andate e lavorate in pace 🙂
P.S. abbiamo preparato uno schema da utilizzare per la definizione degli indicatori di performance aziendale. Il download è gratuito, tramite form che trovate qui sotto! Speriamo possa esservi utile.
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