Aggiornato il: 27 Marzo 2024
Pubblicato il: 11 Dicembre 2021
Prima di tutto, qual è il significato di “AIDA” nel marketing? Non stiamo parlando di un’attrice famosa, ma di uno schema per la stesura dei contenuti, che prevede 4 fasi:
Attenzione
Interesse
Desiderio
Azione
Queste fasi corrispondono al percorso ideale* che una persona attraversa prima di compiere un’azione in favore della nostra azienda, dall’iscrizione alla newsletter all’acquisto vero e proprio di un prodotto o servizio. Il concetto che sta alla base del metodo AIDA è che noi copywriter e direttori creativi dobbiamo sempre ricordarci che chi non ci conosce difficilmente comprerà subito da noi, soprattutto online. Chi glielo fa fare, in fin dei conti?
Scommettereste su un’azienda che avete visto una volta sui social, tramite pubblicità? Difficile.
Ora torniamo al di qua della staccionata, dove stanno le aziende. Se vogliamo acquisire nuovi contatti e futuri clienti anche grazie ai contenuti che pubblichiamo online, non necessariamente pubblicitari, dobbiamo andarci piano. Prima di tutto dobbiamo farci conoscere.
Eh già, attirare l’attenzione, il mestiere che ci tiene impegnati fin da bambini per i motivi più disparati. I bambini piangono e combinano malanni, invece noi aziende ci facciamo notare a suon di contenuti.
Di che contenuti stiamo parlando, e con quali caratteristiche?
In questa fase di Attenzione dobbiamo condividere post, articoli, email con titoli o immagini che suggeriscono informazioni nuove, emozionali, provocatorie, ironiche; informazioni che stimolino la curiosità del nostro pubblico creando una suspance che ci permette di tenere lo sguardo fisso su di noi.
Quando riusciamo ad ottenere l’attenzione, dobbiamo mantenere quel filo che si è creato tra noi e le persone.
Di che contenuti stiamo parlando, e con quali caratteristiche?
In questa fase possiamo affrontare un argomento partendo dai suoi aspetti più generali fino ad arrivare a quelli più particolari, proponendo delle soluzioni utili. L’argomento in questione deve riguardare un problema o un’esigenza viva del pubblico, che ci può dare degli spunti per altri contenuti quando riusciamo a farlo esprimere. Esempio: commenti ai post sui social o in risposta all’articolo del blog aziendale.
Abbiamo l’attenzione e l’interesse.
A questo punto possiamo pian piano presentare i nostri prodotti come una delle soluzioni
valide per soddisfare quell’esigenza di cui abbiamo parlato, e verso cui il target è sensibile.
Di che contenuti stiamo parlando, e con quali caratteristiche?
Possiamo parlare dei vantaggi e dei risultati finali che le persone possono ottenere grazie a ciò che stiamo proponendo loro. Possiamo essere persuasivi, ma sempre con onestà e trasparenza.
In questa fase c’è un tripudio di emozioni e sensazioni che facciamo provare, ma anche di informazioni che rassicurano e danno le conoscenze necessarie per valutare il possibile acquisto.
Questo è il momento più delicato, quello a cui l’imprenditore guarda con impazienza e che invece deve attendere con pazienza.
Di che contenuti stiamo parlando, e con quali caratteristiche?
Se siamo riusciti a fare un buon lavoro con i contenuti online delle fasi precedenti, adesso possiamo permetterci di invitare il pubblico a compiere un’azione. È questo il momento in cui entrano in scena il copy persuasivo e le CTA (call to action o inviti all’azione), prendendosi tutto il palco.
Qui i contenuti hanno un taglio più pubblicitario, succinto, d’impatto. Naturalmente questo è possibile perché prima ci siamo fatti conoscere e abbiamo dimostrato il nostro valore e le nostre reali competenze.
Noi riteniamo che il metodo AIDA sia molto valido per chi fa marketing online grazie alla produzione di contenuti di valore. Siamo consapevoli del fatto che il percorso dell’utente non è mai lineare perché influenzato da tantissimi fattori di cui non abbiamo assolutamente il controllo – com’è giusto che sia. Però da qualche parte dobbiamo cominciare.
L’insegnamento più prezioso del metodo AIDA nel marketing è che bisogna avere cura delle persone a cui vogliamo vendere qualcosa, rispettando i loro processi decisionali e il tempo che ci mettono a fidarsi di noi.
Riuscite a capire perché non basta un solo post sponsorizzato sui social per portare a casa il successo di una campagna pubblicitaria?
Abbiate cura di ciò che scrivete: niente errori grammaticali e se possibile neanche un refuso, tante informazioni utili e sostanziose, emozioni e sensazioni sincere. Niente manipolazioni e frasi sensazionali ma vuote di significato.
Abbiate cura, dall’Attenzione al Desiderio e anche nell’Azione.
ABBIATE CURA.
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