Aggiornato il: 3 Gennaio 2024
Come avrete intuito, siamo qui per darvi un po’ di consigli su come fare un piano editoriale per il vostro blog professionale, tenendoci bene alla larga dai luoghi comuni che si trovano online, triti e ritriti. Ora, veniamo a noi.
La domanda che vi ha portati qui molto probabilmente è:
cosa scrivo nel mio blog?
di cosa voglio parlare, e perché?
Per trovare la risposta a queste domande, giustamente ci vuole un piano editoriale, ovvero una strategia per la pianificazione dei contenuti del blog. Questo documento vi serve per stabilire la logica con cui pubblicare i vostri articoli. Prima di mostrarvi com’è composto, soffermiamoci un attimo sulla parola documento.
Durante i nostri Corsi Blogger arriva sempre il momento in cui ci mettiamo a lavorare sul piano editoriale, e per quanto diciamo più e più volte di mettere tutto per iscritto, notiamo che spesso le persone si accontentano di tenerlo in mente, o di raccontarcelo a voce.
Ragazzi, non sarà mai la stessa cosa! Il piano editoriale è la strategia che dà la direzione al blog, è lo scheletro che lo sorregge. Non basta pensarlo, dovete scriverlo. Se non altro per rendervi conto delle scelte comunicative che state facendo. Quando scriviamo razionalizziamo e metabolizziamo meglio le nostre decisioni, dando il giusto peso.
Se il piano editoriale per il blog rimane nel (pigro) limbo dei pensieri, non riusciremo mai a capire come rendere operativa la strategia che abbiamo pensato. E se tra di voi c’è qualcuno che sta dubitando dell’utilità di avere una strategia per pubblicare articoli, ricordiamo la differenza tra approccio amatoriale e professionale nella gestione di un blog aziendale.
In questa sezione dobbiamo esplicitare a cosa ci serve avere un blog, dal punto di vista aziendale naturalmente.
Mettiamo che scriviamo articoli per dare prestigio, credibilità e autorevolezza all’immagine aziendale? Ok. Come misuriamo il prestigio di un’azienda? Possiamo verificare quanto viene citato il sito nel web, grazie a Google Alert; possiamo misurare il tasso di coinvolgimento nei social, il numero di keyword di brand (ovvero, che corrispondono al nome dell’azienda) posizionate su Google, le recensioni che abbiamo ricevuto su sito, Google My Business, social.
Oppure scriviamo per raccogliere contatti da far entrare nei nostri canali di comunicazione. Ok. Possiamo monitorare il numero di iscrizioni alla newsletter, ed il numero di persone che hanno scaricato un contenuto gratuito dal blog, lasciandoci l’email.
Ricordatevi che gli obiettivi vanno sempre messi in relazione con il tempo stimato per raggiungerli. Non avrebbe senso avere una meta senza un limite di tempo per arrivarci!
Quindi dovrete scrivere i vostri obiettivi, suddividendoli in:
Questo è il cuore del piano editoriale, quindi vi consigliamo di dedicarci tutta l’attenzione del caso.
Chi ha già avuto modo di conoscerci sa che per spiegare la pianificazione dei contenuti di un blog scomodiamo sempre i giornali di carta. Lo faremo anche con voi!
Prendete un qualsiasi giornale tradizionale, dal quotidiano alla rivista di arredamento: avete mai notato che i contenuti cambiano, ma la struttura rimane sempre la stessa?
Il blog funziona nello stesso modo: c’è una struttura fissa, che è fatta di rubriche o macro-contenitori che identificano le diverse tipologie di contenuto. Queste rubriche sono la spina dorsale del blog, e non vanno confusi con i singoli argomenti degli articoli che variano ogni volta.
Qualche consiglio
Date uno scopo ad ogni rubrica
La domanda da farsi in questo caso è: quali obiettivi, tra quelli precedentemente individuati,mi aiuta a raggiungere questa rubrica?
Come scegliere le rubriche
Per scegliere le rubriche del vostro piano editoriale potete fare il ragionamento inverso: quali tipologie di contenuto mi aiuteranno a raggiungere gli obiettivi a breve, medio e lungo termine?
Tenete conto che un articolo può intrattenere, informare/educare, ispirare. Giocate su questi tre assi! E non dimenticate di scegliere delle rubriche che stuzzicano i vostri interessi. Come potete appassionare altre persone, se prima non vi appassionate voi?
Qui dobbiamo decidere la frequenza con cui siamo disposti a pubblicare (consigliamo di considerare il mese come metro di misura). La frequenza è importante, infatti vi consigliamo di mantenere un ritmo di almeno 1 articolo a settimana; però è altrettanto importante la costanza, sia per l’utente che per Google.
Quanti articoli riesco a pubblicare con costanza, sicuramente, ogni mese?
Questa sezione è essenziale per organizzarvi il lavoro giocando di anticipo. Il ragionamento è quasi matematico: se ho deciso che pubblicherò 10 articoli al mese, vorrà dire che avrò bisogno di 10 immagini di copertina, e altrettante per il corpo dell’articolo.
Scrivete tutto il materiale (immagini, video, gif, template grafici ecc.) che prevedete di mettere nel vostro “kit di pubblicazione” mensile.
Perché ragioniamo su scala mensile? Perché secondo noi la pianificazione mensile è ottimale per gestire un blog aziendale in modo organizzato. Al di sotto del mese rischiamo di pianificare a singhiozzo, mentre al di sopra del mese vincoliamo troppo il futuro, che riserva sempre delle novità (pensate se a febbraio 2020 avessimo pianificato i contenuti di marzo e aprile…).
Nello scegliere le rubriche, e quindi gli argomenti per il blog, potete adottare dei piccoli accorgimenti dal punto di vista SEO, ovvero per ottimizzare gli articoli affinché i motori di ricerca li trovino e propongano agli utenti.
La SEO per trovare i contenuti di un blog: facciamola semplice
Il vero lavoro SEO si fa sugli articoli, e quindi in fase di sviluppo del contenuto finale, però possiamo fare qualcosa già a partire dal piano editoriale.
Per avere un piano editoriale che guarda già in ottica SEO, possiamo:
Siccome ci piace passare dalla teoria alla pratica senza troppe esitazioni, abbiamo preparato un esempio di piano editoriale e un modello vuoto di piano editoriale che aspetta solo di essere compilato da voi. Scaricatelo gratuitamente dal form qui sotto!
Pubblicato il: 17 Maggio 2021
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