Aggiornato il: 10 Novembre 2023
Pubblicato il: 14 Gennaio 2022
Quando si tratta di inventare i nomi per i prodotti la faccenda si fa piuttosto delicata, perché chi li ha progettati – imprenditore in primis – può avere quell’istinto affettivo che porta a fare scelte d’impulso o comunque guidate da motivazioni personali, che a volte funzionano, altre invece sono un flop.
I prodotti devono farsi spazio nel mercato, e il nome che scegliamo è il primo campo della loro carta di identità. L’identità è una carta che ogni brand deve saper giocare bene, anzi, al massimo.
Questo articolo non vuole essere la classica guida definitiva per trovare il nome di un prodotto, ma una raccolta di consigli pratici per mettersi a lavorare con un po’ di metodo e una creatività che si basa su presupposti logici e strategici.
Il nome di prodotto deve essere facile da ricordare e sufficientemente d’impatto per rimanere impresso nella mente delle persone. Quindi, per funzionare sul mercato incentivando la vendita, deve avere delle caratteristiche fondamentali. Ovvero:
Quelli che abbiamo visto prima sono i principi base da tenere a mente nel processo di ideazione del nome di prodotto. Ora vi vogliamo proporre qualche spunto pratico per affrontare l’ideazione vera e propria.
Analizzate il mercato: che nomi prodotto hanno scelto i vostri competitor, e con che logica? Che sensazioni vogliono evocare? Che concetti portano avanti, e con che stile?
Una volta che avrete le risposte a queste domande, potrete:
Se il prodotto è fisico, cioè si può toccare/annusare/guardare, allora mettetelo in mezzo alla scrivania e cominciate a circumnavigarlo, annotando su un foglio tutte le sue caratteristiche più speciali. Nel caso di prodotto digitale o servizio, possiamo saltare la parte della scrivania e passare direttamente al foglio.
Avete scritto tutte le caratteristiche? Benissimo, allora per ogni caratteristica scrivete tutte le parole che vi viene spontaneo associare. Siate fantasiosi! In questa fase va bene sperimentare, poi si fa sempre in tempo a scremare quello che non c’entra o non ci interessa.
A questo punto, con tutto quel prezioso brainstorming che avete per le mani, preparatevi a creare. Il nostro consiglio è di non scrivere le idee per i nomi prodotto in modo disordinato e casuale, ma di suddividerle in gruppi che seguono un determinato concetto, stile o aspetto (vogliamo mettere in risalto la funzione del prodotto? I vantaggi? Le sensazioni che fa provare?).
In questa categoria troviamo tutti quei nomi che non esistono nella realtà, e che quindi sono frutto di pura invenzione. La forza qui sta nel creare delle associazioni di suoni e grafie che diano delle sensazioni immediate.
Esempio: Kleenex! Il suono ricorda la parola inglese clean, che con il prodotto c’entra alla perfezione, ma la parola è stata inventata di sana pianta.
Gli acronimi sono un po’ pericolosi, perché rischiano di diventare il rifugio per chi ha poca fantasia o tempo da dedicare allo studio di un nome. In alcuni casi, però, con il giusto accostamento di suoni e idee, possono funzionare alla grande. Un esempio? Eccolo qui.
“Il nome IKEA è l’acronimo dalle iniziali del fondatore, Ingvar Kamprad, della fattoria dove è cresciuto, Elmtaryd, e del vicino villaggio di Agunnaryd.“
Fonte: Ikea.com
Si può prendere una parola e aggiungere, togliere o cambiare una o più lettere! Questo è un bel gioco.
Esempio balenato nella nostra testa nel corso di una riunione BFENTERPRISE: cosa succede se il piano di battaglia di un programma di project management diventasse il pino di battaglia? Chissà se qualcuno ci ha mai pensato!
In questo caso l’accostamento delle parole, e quindi il risultato finale, dev’essere d’impatto più che descrittivo.
Pensate a PayPal -> Pay (pagare) + Pal (amico), oppure Pinterest -> Pin (appuntare) + Interest (Interesse)
L’esempio di Twitter, “cinguettio”
«…we came across the word “twitter,” and it was just perfect. The definition was “a short burst of inconsequential information,” and “chirps from birds.” And that’s exactly what the product was.»
«…ci siamo imbattuti nella parola “twitter”, era semplicemente perfetta. La definizione era: “una breve raffica di informazioni irrilevanti” e “un cinguettio di uccelli”, e questo è esattamente ciò che era il prodotto.»
Fonte: Wikipedia
PS Qualcuno per caso ha detto Tik Tok o Among Us?
Se il prodotto o servizio per cui state cercando un nome avrà un sito web o landing page dedicata, allora vi consigliamo di verificare che il dominio non sia già stato preso. Se qualcuno vi ha rubato il dominio, provate a pensare a qualche piccolo adattamento per aggirare l’ostacolo senza dover cambiare completamente il nome.
Divertitevi!
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