Aggiornato il: 7 Febbraio 2024
Pubblicato il: 12 Novembre 2021
Se sentiamo parlare di email automatiche pensiamo subito a qualcosa di artificiale, meccanico, freddo. Quante volte, da utenti, avete storto il naso leggendo un’email che fingeva di essere naturale quando era palese che fosse totalmente automatica? Del tipo:
Caro Silvia,
Benvenuto. Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!
(ecc.)
Cose di questo genere lasciano una sensazione di poca cura, e a noi dispiace, perché le email automatiche hanno tantissimo potenziale per le aziende, solo che spesso e volentieri vengono banalizzate per pigrizia o ingenuità.
L’invio mail automatiche serve a noi, aziende, per poter comunicare con un database di contatti senza dover scrivere a mano ogni singola email. Sarebbe impensabile gestire manualmente anche solo 20-30 contatti email, figuriamoci se il nostro database ha 100 e più contatti – come ci e vi auguriamo. Per fortuna la tecnologia ci serve su un piatto d’argento software per l’email marketing automatico, ed è nostro dovere imparare ad usarli in modo strategico.
Cosa vuol dire “in modo strategico”? Per noi, BFENTERPRISE, significa far sembrare veramente naturali, umane e personalizzate le email che inviamo in automatico dalle nostre piattaforme di email marketing. Al di là dei campi personalizzabili con nome e altri parametri, quello che ci interessa è la cura del testo e delle eventuali immagini che inseriamo in queste email.
Ecco un esempio di un’email automatica BFENTERPRISE, che gli utenti ricevono dopo aver chiesto informazioni sul nostro corso Facebook, tramite form di contatto:
Ve lo proponiamo non per auto-incensarci – chi si loda si imbroda-, ma perché abbiamo notato che spesso il nostro pubblico ci risponde. Ogni volta che arriva una risposta ai nostri automatismi ci viene un sorriso a 78 denti, grande come quello di un coccodrillo! Non è bellissimo? Significa che siamo riusciti a rendere umana e personale una comunicazione che per definizione non lo è.
Cosa ci viene in tasca? La possibilità di accorciare la distanza tra noi e il nostro possibile cliente. Vi sembra poco?
Inoltre, proprio grazie a queste piccole comunicazioni “di servizio”, abbiamo un’occasione in più per dirottare l’utente su altri nostri canali di comunicazione (blog, social…). Lo potete vedere negli esempi qui di seguito!
Nel guardare la nostra carrellata di esempi e casistiche di email automatiche, fate attenzione agli oggetti: vedete che si cerca di non usare il maschile, perché non va bene per un pubblico femminile e “tradirebbe” l’automatismo?
Fate caso anche agli inviti all’azione. Noterete che i pulsanti e le CTA (call to action o inviti all’azione) rimandano l’utente su altri canali di comunicazione aziendale, aprendo nuove possibilità dopo l’acquisto/l’azione già compiuta.
Ecco i casi più standard in cui va predisposto l’invio automatico di email:
Qui, invece, abbiamo le email automatiche più articolate e raffinate, che possiamo inviare dopo che il pubblico scarica qualcosa dal blog aziendale (uno scaricabile gratuito, o l’articolo stesso).
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