Le 3 condizioni per lanciare (o rilanciare) online un’attività locale
1. Fondamenta e coordinamento della comunicazione
Ormai nel 2024 abbiamo capito che le commercialate e gli improvvisati hanno vita breve, quindi, senza girarci intorno, prima di tutto bisogna assicurarsi di avere qualcosa da dire, mettere in chiaro i valori che vogliamo portare avanti, sviluppare un’immagine e un tono di voce.
Vietato essere pigri: ogni singola comunicazione, interna o esterna, dev’essere coordinata. Perché in un’attività locale i clienti comprano noi prima del nostro prodotto.
Se ci chiedessero quanto incide una comunicazione coordinata in termini di fatturato, risponderemmo “zero”. Ma è proprio questo zero, questa apparente inutilità, a spianarci la strada: se c’è una solida comunicazione di base, tutto il resto è in discesa.
2. Asset di base con cui usciamo verso il pubblico
Ci vuole un sito web proiettato verso lo step 3 e che vive dello step 1.
Che mostra le nostre foto, i colori, modi di parlare ed è pensato per lavorare in sinergia con quello che viene fatto nello step 3.
Lo stesso vale per l’arredamento del negozio, e tutti quei punti di contatto (online e offline) in cui il pubblico ha occasione di vederci.
3. Promozione dell’attività
Abbiamo creato una macchina potente, l’abbiamo resa bella e accogliente. Adesso è arrivato il momento di farla vedere attraverso gli strumenti di promozione.
Le tipologie di campagne iniziali che attiviamo più frequentemente sono in genere:
- Campagne su Google Ads che promuovono i servizi di punta, per intercettare la domanda inconsapevole e recuperare dati su quello che cercano le persone
- Campagne su FB e IG per promuovere un servizio, campagne a scopo di branding e, se la situazione lo permette, di retargeting.
Se vogliamo dirla tutta, uno dei format di partenza più classici per noi è Google Ads: una campagna sulla rete di ricerca per il primo servizio da promuovere, e campagna PMax a supporto per ottimizzare i costi di distribuzione.
Poi ci sono le campagne Meta Ads per la promozione di un servizio, sia in espansione che in retargeting
Lo scopo di tutto questo?
Ottenere i primi risultati in termini di fatturato e soprattutto testare tutto l’apparato comunicativo; scoprire come si muovono gli utenti nel sito, cosa cliccano e cosa vogliono approfondire; come i lead interagiscono con noi, quali punti di forza emergono e su quali punti deboli dobbiamo lavorare.
E no, il pubblico che raggiungiamo con le prime campagne non corrisponde ai clienti che sono sempre venuti da noi con il passaparola. Per questo il primo checkpoint del lancio online di un’attività locale è proprio il recupero di informazioni nero su bianco, per prendere decisioni non emozionali in vista delle fasi successive.
Lasciando da parte le questioni puramente tecniche, non ti sembra che questi siano tutti passaggi di buon senso?
Parliamone insieme!
Un saluto,
Flippo